Lo Stoicismo e la Crescita Personale

Chi segue il mondo della crescita personale e del self help sicuramente ha sentito parlare almeno una volta di stoicismo, o si è avvicinato, in qualche modo, ad alcuni frasi dei filosofi stoici.

In quest’articolo racchiuderò alcune informazioni interessanti ed utili riguardanti proprio lo stoicismo e la crescita personale, sono sicuro che questi contenuti potranno aiutarti a migliorare le tue performance ed il tuo approccio a ciò che ti circonda.

Cosa è lo stoicismo

Si tratta di una corrente filosofia e spirituale tendenzialmente ottimista che nasce intorno al 300 a.C. ad Atene. Fu una delle maggiori scuole filosofiche durante l’età ellenistica e prende il nome dalla Stoà Pecile di Atene, un portico dipinto dove Zenone impartiva le sue lezioni.

I principali insegnamenti che ci arrivano dallo stoicismo sono quattro:

• Non possiamo agire su circostanze esterne: il mondo agisce in maniera propria
• Dobbiamo avere un senso di urgenza quotidiano: la nostra vita è breve
• Dobbiamo imparare ad essere forti e controllarci
• La mancanza di felicità dipende dalla nostra dipendenza dai sensi e la mancanza di dipendenza dalla logica

Lo stoicismo dunque lavora sulle emozioni distruttive e sul perseguimento del miglioramento personale.

Filosofia Stoica

La filosofia stoica sostiene alcune importanti virtù: autocontrollo e distacco dalle cose terrene. Secondo la filosofia stoica, infatti, il dominio delle passioni permette di raggiungere la saggezza, ed il saggio è colui il quale si libera delle idee e dei condizionamenti che la società gli impone.

7 Citazioni Stoiche

Durante i miei studi nel mondo della crescita personale ho scoperto che esistono 7 citazioni che si possono annoverare allo stoicismo che possono effettivamente aiutarci a ricordare alcuni principi importanti per il raggiungimento dei propri obiettivi.

Memento Mori

Forse uno dei più famosi, letteralmente “ricordati che devi morire”, è una locuzione che a qualcuno fa paura, ma che ha un grandissimo ed importantissimo significato.

Le origini di memento mori si attribuiscono alla civiltà romana, quando i generali ed i vincitori di guerre e battaglie tornavano a casa: per evitare che diventassero superbi e si lasciassero andare a manie di grandezza, durante i festeggiamenti della vittoria venivano accompagnati da frasi come respice post te, hominem te memento o il semplice memento mori.

Il senso di questa locuzione è proprio quella di far rimanere le persone con i piedi per terra e viene utilizzata ad esempio quando qualcuno si vanta un pò troppo dei propri risultati e delle proprie conquiste.

Viene simboleggiata con un teschio (la morte), un tulipano (la vita) ed una clessidra (il tempo).

Veniva utilizzata da Marco Aurelio come promemoria per ricordare che ognuno dovrebbe vivere la propria vita adesso, e non aspettando il domani.

A proposito di Marco Aurelio si consiglia la lettura di:

Amor Fati

Altra locuzione latina tradotta con “L’amore del Fato”, ripreso anche da Nietzsche in Ecce Home come l’terno ritorno dell’uguale, è in realtà la formula di origine stoica dell’affermazione e del sì alla vita.

Non si tratta però dell’accettazione del destino o del fato, del rassegnarsi agli avvenimenti della vita, ma di amare il proprio fato ed il proprio destino dopo essersi impegnati in scelte e percorsi personali.

Riguarda più che altro la capacità delle persone di sforzarsi e di compiere determinate azioni, essere coerenti con se stessi per perseguire i propri scopi ed i propri obiettivi al fine della realizzazione personale.

Come diceva Goethe Solo quando una persona si impegna a fondo anche la provvidenza si muove ed infinite cose accadono per aiutarlo, cose che altrimenti non sarebbero mai avvenute.

Amor Fati è un mindset, uno status mentale in cui le persone dovrebbero impegnarsi per prendere sempre il meglio da ciò che accade, sia dalle cose positive che dalle cose negative.

Trattare ogni singolo momento indipendentemente da quanto sia difficile come qualcosa da cui imparare e crescere.

Ancora una volta Marco Aurelio ci dice che le nostre azioni possono essere ostacolate, ma non può esserci impedimento alle nostre intenzioni o alla nostra disposizione d’animo.

A tal proposito uno dei libri più famosi di Ryan Holiday è The Ostacle is The Way:

Summum Bonum

Letteralmente “il bene supremo”, Seneca nel De Vita Beata lo definisce come una condizione stabile di vita serena o beata, raggiungibile attraverso l’edudaimonia, la scienza della felicità.

Premeditatio Malorum

Letteralmente la previsione dei mali, è uno degli esercizi praticato dagli stoici: visualizzare nei minimi dettagli lo scenario peggiore possibile in modo da agire in maniera preventiva e superare i momenti di paralisi.

Definendo le nostre paure possiamo infatti mettere in pratica una serie di azioni ed installare delle abitudini che hanno come obiettivo proprio quello di superare le paure: non possiamo prevedere tutto ciò che succede, ma possiamo controllare la nostra reazione a ciò che succede, e questo può essere fondamentale per migliorare la nostra routine quotidiana.

Sympatheia

Si tratta della credenza nella mutua interdipendenza di ogni cosa nell’universo: imparare ad uscire dal nostro modo di vedere le cose ed immaginarle come una parte del tutto.

Si potrebbe parlare anche dell’imparare a conoscere gli altri entrando nell’egemonico di ciascuno ed offrendo ad ogni altro di entrare nel nostro egemonico, entrare nell’animo del tutto, dell’altro e di noi stessi per ritrovare la ragione delle azioni altrui, prestando grande attenzione al punto di vista degli altri.

Ciò che sta sulla strada diventa la strada

L’impedimento all’azione fa progredire l’azione, ciò che sta sulla strada diventa la strada, diceva Marco Aurelio (frae che viene riproposta da Ryan Holiday nel suo libro Obstacle), gli ostacoli sono ciò che ci fanno progredire.

Spesso abbiamo delle aspettative sbagliate su cosa serve o cosa bisogna fare per raggiungere un determinato obiettivo, ma i grandi traguardi richiedono grandi sforzi e, proprio per questo motivo, dobbiamo sapere sin dal primo momento che incontreremo degli ostacoli sul nostro percorso, per raggiungere quell’obiettivo che ci siamo prefissati dobbiamo superare diversi problemi che non vengono presi in considerazione quando avviamo un nuovo progetto.

Per approfondire diversi dei concetti già descritti consiglio il libro Meditations di Marco Aurelio, tradotto in Italiano Pensieri:

L’Ego è il Nemico

Si tratta della eccessiva percezione del proprio valore, delle proprie abilità e dei propri meriti. Potremmo definire quel senso di superiorità che non ha fondamenti, è l’arroganza e la presunzione che ci porta a commettere gravi errori.

Proprio per questo motivo l’ego è il nemico di tutto ciò che vogliamo ottenere, mantenere o ricostruire, e durante tutta la nostra vita ci troviamo in una di queste tre fasi.

Per approfondire consiglio la lettura di Ego è il Nemico di Ryan Holiday:

Curiosità: nato ad Atene nel 300 A.c. da Zenone di Cizio, grazie ad alcuni discepoli che si trasferiscono a Roma nasce lo stoicismo romano, di cui fanno parte Epitteto, Seneca e Marco Aurelio.

Con il termine stoico erroneamente si definisce una persona tollerante e passiva che non si pone domande e che sembra non avere emozioni, ma il vero stoicismo punta all’avere una vita migliore, basandosi su tre discipline che sono il desiderio, l’azione ed il consenso.

La conoscenza, secondo gli stoici, si distingue in opinioni (conoscenza debole o falsa), comprensione (livello intermedio) e conoscenza vera e pura, che non può essere alterata dalla ragione.

Le virtù dell’etica stoica sono la saggezza pratica, la temperanza, il coraggio e la giustizia e, a quest virtù, erano strettamente collegate tre discipline: desiderio/accettazione (il coraggio di seguire un piano d’azione e imparare a controllare le proprie pulsioni), azione e assenza.

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Ultimo aggiornamento 2025-05-11 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API