Personal branding su LinkedIn: come si fa? LinkedIn è oggi uno degli strumenti più potenti a disposizione di professionisti, freelance, imprenditori, aziende e creator per costruire un brand solido e credibile.
Dopo l’articolo su come trovare lavoro con LinkedIn oggi parliamo di personal branding su LinkedIn, prima di iniziare ti consiglio di leggere anche l’articolo introduttivo sull’importanza del personal branding.
Personal branding su LinkedIn
Fino a qualche anno fa LinkedIn veniva percepito in Italia come un semplice “curriculum online”, oggi invece è un vero e proprio hub di contenuti, networking e visibilità professionale.
Che tu stia costruendo il tuo brand personale o il brand aziendale ignorare LinkedIn significa rinunciare ad uno degli spazi più potenti per raccontarti, mostrare e dimostrare competenze con la possibilità di attrarre clienti, recruiter o collaborazioni.
Oggi LinkedIn viene considerato da molti una piattaforma per:
- Posizionarsi come esperti di settore
- Costruire relazioni professionali di valore
- Far crescere la propria autorevolezza
- Generare contatti, richieste di collaborazioni o trovare offerte di lavoro
Costruire una presenza strategica su LinkedIn

La maggior parte delle persone presenti su LinkedIn ha un profilo abbandonato o comunica in modo scollegato e poco interessante.
Per riuscire ad emergere è necessario avere un metodo o una strategia semplice ma al tempo stesso efficace.
Il primo passo è ovviamente quello di sistemare il profilo ripartendo dalle basi: la prima impressione conta anche su LinkedIn, ed il nostro profilo è il nostro biglietto da visita:
- Hai una foto professionale, sorridente, luminosa con uno sfondo neutro o stai utilizzando un selfie o una foto tagliata male?
- La copertina del tuo profilo è personalizzata o non l’hai nemmeno inserita? (💡 Tips: creare una copertina per LinkedIn con Canva è semplicissimo, se non lo conosci guarda la guida su Canva)
- Hai una headline efficace? Un esempio semplice per creare headline ad alto impatto è [Il tuo ruolo] aiuto [chi? il tuo target] a [beneficio concreto], se vuoi migliorare ancora puoi farti aiutare da ChatGPT a trovare una headline efficace per il tuo business
- Bio/Sommario: hai riassunto bene la tua storia in questa sezione? Chi sei, cosa fai, cosa hai fatto, perché fai quello che fai? Il tono è personale e professionale? Hai inserito una call to action in questa sezione?
- Personalizza l’URL del tuo profilo con il tuo nome e cognome o con il nome del tuo brand (es. https://www.linkedin.com/in/valerionovelli/)
💡 CONSIGLIO EXTRA: Crea un post manifesto di presentazione dove spieghi chi sei, qual è il tuo background, cosa fai e per chi, cosa ti aspetti da LinkedIn.
Costruire fiducia per fare personal branding su LinkedIn
L’obiettivo è essere utile, puoi farlo in due modi:
- Con dei contenuti educativi dove condividi qualcosa che hai imparato, un framework o una risorsa utile scrivendo in modo semplice e pratico, oppure
- Con un post interattivo: ad esempio un sondaggio su un tema attuale, una risorsa gratuita disponibile per chi scrive una parola specifica nei commenti
Per costruire valore puoi inoltre interagire e partecipare su post e contenuti di creator e personaggi influenti nel tuo settore aggiungendo valore o citando persone con cui vuoi entrare in contatto…
Umanizzare il brand con video e contenuti?
Fra le azioni che si possono fare per lavorare al personal branding su LinkedIn c’è la creazione di contenuti lunghi.
Possono essere video in cui parli di un argomento che conosci bene, condividi una case history o dei consigli, puoi creare una newsletter o condividere un post personale dove racconti:
- Un errore che hai fatto e come l’hai superato
- Una lezione che hai imparato
- Un contenuto che ti è piaciuto con il tuo punto di vista
Dal personal branding su LinkedIn all’acquisizione di contatti?
Dopo aver lavorato su tutti questi aspetti puoi provare a trasformare l’attenzione delle persone verso il tuo profilo in contatti e relazioni.
Puoi creare delle guide gratuite, inserire delle call to action o semplicemente ricevere contatti e richieste proprio grazie ai contenuti che sei riuscito a creare e che stanno offrendo valore.
Un aspetto da non sottovalutare è l’analisi delle performance e dei risultati, ovvero:
- Quali contenuti hanno più interazioni?
- Quali post hanno portato più richieste di connessione o DM?
Sulla base di queste analisi puoi ottimizzare la tua strategia.
Best practice
Cerca di lavorare con una cadenza regolare al tuo profilo LinkedIn, alternando contenuti educativi, personali e di posizionamento.
Rispondi a commenti e messaggi e cura la tua rete: meglio eliminare i contatti inutili ed aggiungere solo profili coerenti con il tuo.
E tu cosa ne pensi? Vuoi dire la tua? Lascia un commento oppure condividi l’articolo sui tuoi social preferiti!