Arbitraggio Google, o arbitraggio con Google Ads: la prima volta che ho parlato di quest’argomento, o meglio di questa tecnica per guadagnare con blog e siti internet è stato nel lontano 2009. Ecco tutto quello che dovresti sapere sulla tecnica dell’arbitraggio.
Se stai leggendo quest’articolo probabilmente hai già sentito parlare di Arbitraggio con Google Ads e vuoi capirne di più.
Mettiti comodo e prenditi 10 minuti per leggere quest’articolo, non te ne pentirai.
Cosa è l’Arbitraggio?
La tecnica dell’Arbitrage è nata parecchi anni fa, e si può utilizzare in tutti i mercati.
Proprio per questo motivo, durante il 2009 – 2010 durante gli eventi di web marketing si sentiva parlare continuamente di arbitraggio ed in particolare di arbitraggio con Google Ads per guadagnare con Google AdSense.
Ma in cosa consiste la tecnica dell’arbitraggio?
La tecnica dell’Arbitrage, o arbitraggio consiste nel comprare un bene (quando si parla di arbirraggio con google ads ci si riferisce alla pubblicità ma in realtà la stessa tecnica viene utilizzata anche con prodotti e servizi di ogni genere) e poi rivenderlo ad un prezzo maggiorato, generando un guadagno dalla differenza fra il costo sostenuto ed il guadagno ottenuto.
Arbitraggio Google Ads Come Funziona?
Se tu hai un sito internet all’interno del quale è presente pubblicità di Google AdSense, l’arbitraggio con Google Ads consiste nell’acquistare pubblicità (e quindi traffico che punta verso il tuo sito internet, solitamente verso pagine che generano alti profitti) e poi guadagnare dai click ottenuti sugli annunci presenti all’interno del sito stesso.
Ecco un esempio pratico per spiegare esattamente come funziona l’arbitraggio.
Supponiamo che paghi, per la parola chiave come guadagnare online, 0,10 € per ogni click.
Immagina adesso che 100 visite sul tuo articolo “come guadagnare online” ti fanno guadagnare 30 €.
Per ottenere 100 visite tu avrai speso 0,10 x 100 = 10,00 € ma ne avrai incassati 30,00 €, il tuo guadagno è quindi di 30 – 10 = 20 €, non male!
Arbitraggio con le Affiliazioni
Lo stesso concetto lo utilizza chi lavora con le affiliazioni (se non sai cosa sono ti consiglio di visitare la categoria di Monetizzando® dedicata all’Affiliate Marketing, o di leggere l’articolo Come Guadagnare Con l’Affiliate Marketing?.
Immagina che una campagna ha un payout di 2,00 € CPL (ovvero 2 € per ogni lead generato).
L’affiliate marketer può scegliere di promuovere l’offerta su vari canali (ad esempio Facebook Ads, Instagram, TikTok, Native, …) e cercherà di spendere meno di 2 € per Lead.
Supponiamo che l’affiliato, grazie alla sua esperienza, riesce a convertire ogni 0,97 €, il suo guadagno lordo (ovvero senza considerare le tasse che poi si andranno a pagare) sarà di 2,00 € – 0,97 € = 1,03 €.
A questo punto l’affiliate marketer, raccolti un pò di dati e numeri, può provare a “scalare la campagna”, aumentando il budget pubblicitario e generando ad esempio 100 lead al giorno e guadagnando così 103,00 €.
È legale utilizzare l’Arbitrage?
Dipende.
Prima di tutto bisogna capire qual è l’obiettivo dell’arbitraggio.
Google ads ha infatti inserito all’interno della sezione pratiche vietate proprio l’arbitraggio (cito):
Abuso della rete pubblicitaria – Vogliamo che gli annunci pubblicati su Rete Google siano utili, diversificati, pertinenti e sicuri per gli utenti… Esempi di abuso della rete pubblicitaria sono la promozione di contenuti che includono malware, tecniche di dissimulazione (“cloaking”) o utilizzo di altre tecniche mirate a nascondere la vera destinazione a cui vengono indirizzati gli utenti; “arbitraggio” o promozione di destinazioni il cui obiettivo principale o esclusivo è pubblicare annunci
https://support.google.com/adspolicy/answer/6008942?hl=it
Questa è la situazione attuale sul tema arbitraggio Google.
Per parlare della legalità di questo sistema è importante fare un esempio.
Teoricamente, l’arbitrage è una pratica assolutamente legale, da nessuno infatti è vietato comprare qualcosa per poi trarne profitto (nel caso di Google ad esempio, a nessuno è vietato comprare pubblicità per avere traffico, e da questo traffico alla fine trarre profitto).
Assai spesso invece, quello che non è considerato legale o forse “etico” è la pagina verso cui si compra traffico: Google non ama ad esempio le pagine “Made for Adsense” (ed ecco perché l’arbitraggio Google è vietato), ovvero delle pagine con poco contenuto (o nulla) e piene semplicemente di annunci adsense.
Ovviamente, una volta venuti a conoscenza di questa tecnica, molti utenti si sono divisi in due gruppi: chi ne ha abusato, e chi ha creato un bell’eBook dal titolo “Arbitraggio Google” che prometteva i guadagni miracolosi.
Questo perché, effettivamente, per creare una campagna su Google Ads bastano poche ore (se si ha un pò di esperienza) per creare un sito che abbia solo pubblicità.
Diverso è invece acquistare traffico per promuovere offerte in affiliazione: qui è l’affiliate marketer che “rischia” i suoi soldi per cercare di trarre profitto dalla differenza fra il costo pagato per una conversione e la commissione pagata dal network o dall’affiliazione.
Qual’è il segreto dell’Arbitraggio con Google Ads?
Io credo che l’arbitrage si sviluppi, come molte “discipline”, semplicemente con la pratica.
Generalmente conviene comprare keyword a basso prezzo (è inutile piazzarsi per keyword più costose per poi cercare di guadagnare ancora di più da un click) e poi posizionare in maniera ottimale sul proprio sito link o contenuti che possono permetterci di guadagnare commissioni interessanti…
Ma si può utilizzare solo con Adsense?
Assolutamente no! Ed ansi non è possibile fare arbitraggio Google che prevede l’acquisto di pubblicità su Google ads per guadagnare con Google AdSense!
Ovviamente io ho fatto quello che può essere per molti l’esempio più banale e/o più classico.
Ma l’arbitraggio può utilizzarsi su ogni mercato e in ogni rapporto di scambio.
Pensa ad esempio, come dicevo prima, ad una affiliazione: c’è un prodotto in vendita in cui tu credi, crei un minisito o una pagina dedicata a quel prodotto (landing page), poi crei la pubblicità (non devi per forza crearla su Google Ads, ci sono decine di sistemi per fare pubblicità online) e aspetti di generare la vendita (ovviamente nella speranza che il prodotto generi molte vendite con pochi click).
Questi sono alcuni punti chiave sull’arbitraggio, spero che questo articolo ti sia stato utile.
Se vuoi approfondire l’argomento Arbitraggio Google aggiungendo dettagli, informazioni, consigli o altro, ricordati di lasciare un commento, sarà molto gradito!
Buon guadagno online a domani 😉
Valerio
4 commenti
Questo è proprio qualcosa di molto interessante. Cercherò di prendere meglio spunto da questa cosa!
Non uso granchè AdWords, forse x via dei costi elevati che lo caratterizzano, ma sarebbe il caso di esplorare meglio le possibilità.
Io sono un Simply Fidelity
si mi sa che ottimizzerò meglio alcune cose, analizzando meglio questo post ed approfondendo la questione.
Ciao Jerry, suppongo che la cosa più o meno si possa fare anche con Simply =)
Penso che l’adsense arbitrage sia molto sconsigliato se non addirittura espressamente vietato da Google.
Per quanto riguarda Adwords e un programma di affiliazione non lo chiamerei proprio arbitrage, lì si parla di conversione e simili; che è un concetto che ritengo un pò più vasto del cosiddetto allibraggio.