Tra i sistemi per incrementare e ottimizzare la produzione ha un posto di spicco la Metodologia Six Sigma, un programma di gestione degli scarti che cerca di migliorare i processi aziendali.
Obiettivo finale della Metodologia Six Sigma è rimuovere le cause degli errori che portano dei difetti in un prodotto o servizio, snellendo ogni processo al fine di avere risultati sempre migliori.
La Metodologia Six Sigma punta a creare un sistema di gestione che identifica automaticamente gli errori e fornisce metodi per eliminarli. Ma cominciamo ad approfondire.
Metodologia Lean Six Sigma
Il processo che portò allo sviluppo della Metodologia Lean Six Sigma ebbe origine nel diciannovesimo secolo grazie a un matematico (di cui ti parlerò meglio nel prossimo paragrafo), ma iniziò a fece parte del mondo aziendale solo negli anni Settanta.
Come racconta il libro “Six Sigma” di Richard Schroeder e Harry Mikel, proprio in quegli anni il senior executive di Motorola, Art Sundry, si lamentò della mancanza di qualità costante nei prodotti dell’azienda.
A questo punto subentrò l’ingegnere di Motorola, Bill Smith, che iniziò a ottimizzare i sistemi di produzione ispirandosi dapprima al di Total Quality Management (se vuoi saperne di più leggi l’articolo Sistemi di Total Quality Management) e poi applicando alla produzione il sistema del matematico.
Alla fine delle sue sperimentazioni si ottenne un processo di produzione snella che decostruisce tutte le fasi di produzione riducendole alle sue parti essenziali.
Nel 2002 si ebbe un altro passo avanti: Michael George e Peter Vincent pubblicarono il libro Lean Six Sigma: Combining Six Sigma with Lean Speed.
- George, Michael L. (Autore)
Si tratta di un libro che teorizza l’uso cdi fasi simili a quelle della Metodologia Six Sigma per definire e valutare ogni fase di un processo, cercando modi per migliorare l’efficienza in una struttura aziendale e per consentire “difetti” solo entro un certo margine, migliorando così la qualità del processo e aumentando i profitti.
Six Sigma Esempio
A questo punto occorre fare un esempio per capire come funziona la Metodologia Six Sigma. Per farlo, però, dobbiamo conoscere il matematico tedesco Carl Friederich Gauss, ovvero colui che ha dato le basi per lo sviluppo della Metodologia Six Sigma.
Gauss lavorò sul concetto di “Distribuzione Normale“, rappresentato da una curva a campana definita anche Gaussiana: si tratta di uno specifico grafico matematico ampiamente utilizzato, non solo per fini economici e finanziari. Diversi fenomeni in natura, infatti, si distribuiscono in tale maniera.
Prendendo ad esempio la produzione di un prodotto con determinate specifiche tecniche definite a priori, il processo, se efficiente e ben cablato, darà quale output medio il prodotto ideale. Talvolta, però, si tenderà a delle lievi derive.
Il prodotto, dunque, potrà avere quale valore medio ciò che ci attendevamo ma parte della produzione potrebbe non rispettare del tutto i parametri desiderati. Sarà dunque necessario non solo tenere d’occhio il valore medio della specifica ma anche, e soprattutto quando si parla di ricerca di qualità ed efficienza, la “varianza” della specifica prestabilita.
Con il termine varianza, in statistica, si intende una misura che permette di comprendere quanto i valori empirici, osservati a posteriori, si discostano dalla media attesta.
La Metodologia Six Sigma ci permette di osservare la produzione ottenuta prendendo quali casi limite gli eccessi di variabilità dati dalla misura:
- più tre volte sigma rispetto alla media;
- meno tre volte sigma rispetto alla media.
Six sigma, insomma. All’interno di tale intervallo i valori potranno essere ritenuti conformi, mentre oltre tale soglia i valori saranno reputati non conformi e il prodotto fuori specifiche e non di qualità.
Questa metodologia non solo serve a giudicare l’output già prodotto (conforme o non conforme e in quale misura) ma anche a comprendere se l’intero processo produttivo si sta spostando dalla normalità desiderata e dunque se ci sono dei veri e propri problemi dovuti ad esempio ai materiali, all’usura dei macchinari, al fattore umano e così via.
Six Sigma Gestione della Qualità
Nel caso in cui si riscontrino problemi, però, come si fa capire come affrontarli? Semplice: utilizzando uno specifico metodo di gestione della qualità che è diventato parte integrante della Metodologia Lean Six Sigma, il DMAIC.
Si tratta di un acronimo, che indica cinque specifiche fasi di azione, ovvero:
- Define, cioè definisci: in questa fase si identifica il problema, lo si descrive e si prospettano obiettivi e risorse necessarie. Si stabiliscono, inoltre, le tempistiche di risoluzione;
- Measure, ovvero misura: una fase nella quale si cercano tutte le informazioni utili a misurare l’entità dei successivi miglioramenti;
- Analyze, cioè analizza: vengono analizzate le cause del problema e si cerca di capire come ognuna di loro influisca sull’intero processo;
- Improve, cioè migliora: è la fase nella quale si testano diverse soluzioni per il problema esaminato, fino a trovare quella giusta;
- Control, ovvero controlla: in questa fase si controllano tutti i miglioramenti svolti e si cerca di capire se è utile replicare i processi svolti.
Ogni fase richiede degli specifici strumenti e delle specifiche competenze, che possono essere acquisite tramite certificazione.
Six Sigma Certificazione
A proposito di certificazione, per conseguirla e capire la Metodologia Six Sigma è necessario seguire degli appositi corsi organizzati. Ne esistono tanti, organizzati da enti tutti diversi.
Le certificazioni Six Sigma attestano la tua capacità di integrare gli strumenti Lean e Six Sigma per aumentare la produttività e la redditività della tua impresa.
Tutte le certificazioni ti consentono di conseguire le cosiddette “Cinture del Personale“, che funzionano esattamente come nel katate: si va dalla cintura bianca a quella nera.
Ogni cintura ti insegna determinati strumenti del Lean Six Sigma, che potranno poi essere messi in pratica alternando la teoria alle esperienze reali, con diverse esercitazioni pratiche.
Esercizi Six Sigma
Quando si tratta di Metodologia Six Sigma, la formazione dovrebbe avvenire anche attraverso esercitazioni reali sul campo (on the job).
Questo consente di far capire, anche all’operatore di macchina, l’importanza e i vantaggi che la tecnica può portare.
In secondo luogo, è consigliabile implementare prima di tutto progetti semplici e di breve durata, in modo da ottenere risultati nel breve termine che possano convincere maggiormente le persone dei vantaggi apportati dal Sei Sigma e spingerle ad adottarli nei diversi progetti.
Se sei interessato alla Metodologia Six Sigma e ai suoi esercizi ti potrebbe essere utile, a esempio, il libro Lean Manifacturing. Come analizzare il flusso del valore per individuare ed eliminare gli sprechi Copertina flessibile di Giovanni Graziadei.
- Graziadei, Giovanni (Autore)
Questo libro ti permette in maniera semplice di comprendere le modalità organizzative più efficaci e gli strumenti operativi fondamentali per riprogettare il flusso produttivo affinché sia veloce ed efficiente, mettendoti a disposizione degli esercizi di base.
Ti consiglio, poi, di dare anche un’occhiata a Il Libro degli Esercizi Lean, che presenta diversi esercizi numerici svolti sulla Lean Manufacturing
per comprenderne meglio l’applicazione.
- Graziadei, Giovanni (Autore)
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Ultimo aggiornamento 2024-10-03 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API