Vivere di trading: quanto serve e quanto si guadagna?

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Vivere di trading: se stai leggendo quest’articolo molto probabilmente hai visto qualche pubblicità che propone il trading come soluzione rapida per generare guadagni interessanti dedicando poche ore al giorno al trading e vorresti capire esattamente quanto serve e quanto si guadagna…

È vero che per fare trading basta un computer ed una connessione ad internet?

Sì, ma il trading non è per tutti, e soprattutto fare trading non significa necessariamente guadagnare: non è un caso se tutti i broker mettono sempre in evidenza le avvertenze sui rischi spiegando che investire comporta il rischio di perdere tutto o parte il capitale investito…

Se a questo si aggiungono le statistiche la situazione è ancora più complessa:

  • Il 40% delle persone che comincia a fare trading smette dopo 30 giorni
  • Il 70% smette di fare trading entro 2 anni da quando ha cominciato
  • L’1% di chi fa trading riesce davvero a guadagnare

Se fosse così facile vivere di trading, com’è possibile che c’è un tasso così alto di persone che smettono di fare trading ed una percentuale così bassa di persone che riescono a guadagnare in maniera costante?

Scopriamolo insieme, o se preferisci guarda il video che ho pubblicato sul mio canale YouTube:

Vivere di trading

La verità è che per vivere di trading bisogna sviluppare competenze che vanno oltre la formazione tecnica:

  • Gestire le emozioni (paura/avidità)
  • Saper leggere i grafici
  • Comprendere le dinamiche dei mercati finanziari
  • Avere una corretta gestione del denaro (money management)
  • Sviluppare strategie operative

Oltre a quanto detto fino ad ora, un aspetto indispensabile per poter vivere di trading è la capitalizzazione.

Bisogna avere un certo capitale a disposizione, che può essere utilizzato per fare trading (e che quindi possiamo permetterci di perdere), e bisogna sapere come gestirlo.

La gestione del capitale e del rischio è importantissima, ed i trader esperti sanno bene che alla base di un buon money management ci sono due forze:

  • Conservare il capitale durante i periodi di perdita
  • Generare profitti

Nel mondo del trading non è raro affrontare periodi di perdite, e basta dare un’occhiata alle equity line (curve di rendimento) per identificare quelli che in gergo vengono chiamati drawdown, i momenti in cui il valore degli investimenti scende significativamente rispetto a picchi precedenti.

Queste fluttuazioni portano ad un turbinio di emozioni, ed in particolare

  • L’euforia quando si hanno dei picchi di rendimento
  • La paura di perdere il proprio capitale quando si hanno dei picchi negativi

Ho già introdotto alcuni aspetti molto importanti ed è arrivato il momento di rispondere ad una domanda cruciale:

Quanto serve per vivere di trading?

Come anticipato in quest’articolo, la cifra che decidiamo di allocare all’attività di trading deve essere una cifra che possiamo permetterci di perdere e che non ci serve per vivere, ovvero per le nostre necessità o per eventuali emergenze.

Il denaro che si dedica al trading quindi non dovrebbe in alcun modo intaccare l’equilibrio economico nostro o della nostra famiglia.

Secondo alcuni esperti, con un budget di 3 – 5.000 €, operando su strumenti come i CFD (che ricordo sono prodotti estremamente rischiosi, come spiega anche la CONSOB in una pagina dedicata) l’obiettivo di rendimento che possiamo aspettarci potrebbe attestarsi fra i 150 ed i 300 € al mese.

Questa stima ovviamente non prende in considerazione il rischio di perdere il capitale che si è investito o che potrebbero esserci mesi, come dicevo quando parlavo dei periodi di drawdown, durante i quali i rendimenti sono negativi e si perdono dei soldi.ù

È evidente dunque che 5.000 € non bastano per vivere di trading perché:

  • Un rendimento di 300 € al mese (nel migliore dei casi) non tiene in considerazione la tassazione sul capital gain del 26%
  • Con 300 € al mese non è possibile vivere

Se questo non bastasse immaginiamo di avere 100.000 € da investire per fare trading.

Prendendo come riferimento Warren Buffett, che con il value investing è riuscito a fare di media il 20% l’anno (spostando una quantità di denaro che la maggior parte delle persone non ha a disposizione e non si può permettere di perdere), su 100.000 € significa un rendimento di 20.000 € l’anno a cui bisogna togliere il 26% di capital gain.

Con un rendimento medio del 20% l’anno (che è un rendimento di tutto rispetto e che in pochi riescono ad ottenere), riusciremmo a generare annualmente un rendimento netto di 14.800 €, ovvero circa 1230 € al mese.

Questo non tiene in considerazione i periodi di drawdown, ovvero i mesi che vanno male e durante i quali potremmo non guadagnare nulla e perdere dei soldi, e il fatto che abbiamo 100.000 € che possiamo dedicare esclusivamente al trading…

Quanto guadagna uno che fa trading?

La risposta a questa domanda varia in base a tantissimi fattori, fra cui si possono elencare:

  • L’esperienza del trader
  • La strategia di investimento
  • La propensione al rischio
  • Il capitale investito

Ti consiglio di diffidare da chi propone delle aspettative medie di guadagno mensile in base all’esperienza, perché le variabili che entrano in gioco quando si fa trading online sono tantissime.

È più interessante notare invece che secondo alcune statistiche durante i primi 16 mesi di attività la maggior parte delle persone che comincia a fare trading chiude il suo bilancio in perdita o nel migliore dei casi in pareggio.

Un trader professionista invece, in base al capitale che ha a disposizione, può guadagnare svariate decine di migliaia di euro in base al volume di attività in gestione ovvero in base al capitale che ha a disposizione.

Ad incidere sui guadagni di un trader ci sono quindi:

  • Esperienza
  • Disciplina
  • Propensione al rischio
  • Strategia e razionalità

Si può vivere di trading?

Come avrai capito dai numeri, le statistiche e le informazioni contenute in quest’articolo, vivere di trading è possibile ma è molto rischioso anche per chi adotta tutte le strategie e gli accorgimenti per cercare di ridurre i rischi.

Per questo motivo il mio consiglio è quello di diffidare dalle pubblicità che dicono che vivere di trading è semplice, bastano pochi minuti o poche ore al giorno ed una connessione ad internet.

Il trading espone a livello di stress importanti, specialmente per chi opera facendo trading intraday o con l’High frequency trading.

Se vuoi cominciare ad avvicinarti a quest’argomento ti consiglio di leggere l’articolo dedicato ai migliori libri per investire e tenere a mente che la maggior parte delle persone che si avvicina al trading lo fa perché vuole far fruttare i soldi generati con il proprio lavoro.

La base per fare trading è il lavoro, i trader che vivono di trading solitamente non hanno bisogno di clienti o di mettersi in mostra e vendere corsi.

E tu cosa ne pensi? Vuoi aggiungere qualcosa o dire la tua?

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