Conto Corrente Partita IVA: tutto quello che dovresti sapere. Ho provato a creare una guida dedicata a chi vuole capire se il conto corrente per Partita IVA è obbligatorio, quanto costa, e se esiste un conto corrente per Partita IVA gratuito.
Se ti sei fatto almeno una di queste domande prenditi dieci minuti e leggi quest’articolo – guida fino alla fine, non te ne pentirai.
È vero che i possessori di Partita IVA, anche se in Regime Forfettario o Freelance in Regime Ordinario hanno l’obbligo di un conto corrente dedicato?
Davvero quando si vuole aprire Partita IVA è necessario aprire anche un conto corrente aziendale?
Ed il conto corrente per Partita IVA può o deve essere utilizzato solamente per i movimenti (e quindi acquisti o incassi) legati all’attività?
Scopriamolo insieme, partendo dalla domanda più importante:
Il Conto Corrente Per Partita IVA è Obbligatorio?
Attualmente sembra non ci sia nessun obbligo per le persone fisiche di avere un conto corrente per la Partita IVA.
Questo significa che, teoricamente, freelance e liberi professionisti (inclusi avvocati, medici, ingegneri, nutrizionisti, …) non devono necessariamente, o meglio obbligatoriamente, avere un conto corrente associato alla Partita IVA.
Attenzione: se quanto scritto sopra è valido per le persone fisiche, chi ha una ditta individuale iscritta al Registro Imrpese della Camera di Commercio deve invece avere un conto corrente per la Partita Iva perché, in caso contraro si potrebbero avere dei problemi…
In caso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, un conto corrente per Partita IVA permette di evitare sanzioni per quelli che vengono definiti movimenti non giustificati.
Bisogna inoltre tenere a mente che, da quanto dicono alcuni esperti, è necessario avere un conto corrente dedicato all’attività se il fatturato annuo supera i 400.000 € (quattrocentomila euro).
Il Conto Corrente Per Partita IVA deve essere utilizzato solo l’attività?
Secondo quanto si può leggere nel D.L. 112/2008 l’obbligo di avere un conto corrente esclusivo è stato abrogato, ma è necessario avere almeno un conto corrente personale che servirà per il versamento delle imposte.
Quindi il conto corrente per Partita IVA, in caso di ditta individuale, può essere utilizzato anche per altre finalità (oltre quelle dell’attività svolta).
Ma quali sono i vantaggi di un conto corrente aziendale?
Teoricamente, un conto corrente dedicato alla Partita IVA è utile perché ci permette di:
- Gestire in maniera più ordinata le finanze (e quindi avere un conto dove arrivano gli incassi delle fatture emesse e vengono pagate le spese inerenti l’attività)
- Migliorare il controllo delle entrate/uscite
- Distinguere le nostre spese personali e familiari rispetto alle spese dell’attività
Conto Corrente Partita IVA Zero Spese
Esiste un conto corrente zero spese per Partita IVA?
Sì, e sono riuscito a trovarlo dopo tantissime ricerche!
Effettivamente un conto corrente a zero spese per freelance e titolari di Partita IVA esiste ed è il conto Revolut Business.
Disponibile con tre piani differenti, il conto Revolut Business per Partita IVA ha un piano Free (0 € al mese, ovvero il famoso conto corrente zero spese per Partita IVA ed in realtà anche per società come SRL), un Piano Professional da 7 € al mese ed un piano Ultimate da 25 € al mese.
Scopri di più su https://www.revolut.com/it-IT/business
Oltre a Revolut, c’è stato un tempo in cui una banca finlandese, Holvi, offriva un conto corrente per partita IVa a zero spese, ma oggi quel conto non è più disponibile.
Altra valida alternativa è quella proposta da Qonto (di cui ho parlato in Recensione Qonto), che ha tre piani differenti a partire da 9 € al mese fino a 39 € al mese, in base alle tue esigenze.
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