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Regime Forfettario: Guida Completa ed Ex Regime dei Minimi?
In quest’articolo proverò a darti tutte le informazioni sul regime forfettario (chiamato ancora da alcuni regime dei minimi o regime dei minimi 2016), il regime fiscale che permette di avere una Partita IVA Agevolata. scopriamo insieme cosa è, come funziona, quali sono i requisiti per accedere al regime forfettario.
Con il termine “Regime Forfettario” si indica un regime fiscale che permette di ottenere quella che, semplificando, viene definita una Partita IVA Agevolata: si tratta di un regime fiscale introdotto per la prima volta con la Legge di Stabilità del 2015 e poi riformato completamente con la Legge di Stabilità del 2016 (L 208/2015), da cui l’erronea dicitura Regime dei Minimi 2016.
Con l’introduzione del Regime Forfettario sono stati abrogati i precedenti regimi agevolati, ovvero:
Ad oggi, il Regime Forfettario è l’unica possibilità per avere una Partita IVA Agevolata e quindi l’unica alternativa al Regime Ordinario.
In questo particolare regime fiscale, infatti, la tassazione forfettizzata, ovvero la tassazione sul reddito avviene a forfait attraverso l’applicazione di un coefficiente di redditività determinato e differente in base alla tipologia di attività svolta dal contribuente.
Se da un lato il regime forfettario viene considerato ed è l’alternativa al regime ordinario, bisogna ricorda che ci sono dei:
Questi variano in base al CODICE ATECO 2007, codice che contraddistingue l’attività esercitata.
Riassumendo per le categorie classiche di attività si può dire che:
Con l’entrata in vigore dell’ultima Legge di Stabilità sono state effettuate una serie di modifiche ai requisiti per accedere al regime forfettario, attraverso la modificazione dell’art. 9 della Legge Finanziaria.
Se prima infatti per accedere a questo regime fiscale vi erano una serie di limitazioni (in particolare per i possessori e/o titolari di Partita IVA) come ad esempio la soglia dei ricavi basata sui coefficienti di redditività (fissata per i professionisti sotto i 15.000,00 € e per i commercianti a 40.000,00 €).
Dal 1° Gennaio le soglie sono aumentate per i professionisti fino a 30.000,00 € e per i commercianti fino a 50.000,00 €.
Vediamo dunque quali sono le condizioni necessarie per accedere al regime forfettario oggi:
Detto così, in un quasi burocratese, può sembrare complicato, ma se vogliamo semplificare i requisiti sono 3:
Sono esclusi dal Regime Forfettario una serie di figure, ovvero:
Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile viene determinato applicando a ricavi e compensi percepiti nel periodo d’imposta il coefficiente di redditività che varia in base alla tipologia di attività e quindi al Codice ATECO.
È evidente dunque che ai fini della determinazione del reddito imponibile non assumono rilevanza le spese sostenute nel periodo, uniche spese che possono essere portate in deduzione sono i contributi previdenziali versati.
Il computo dei ricavi avviene secondo quello che si definisce principio di cassa: ovvero i ricavi che sono stati incassati nel periodo d’imposta.
Viene dunque applicata una imposta del 15% sostitutiva dell’imposta sui redditi (l’IRPEF) e delle addizionali regionali / comunali.
La % da pagare sul fatturato è del 5% sul 78% per i primi 5 anni per le nuove aperture, e poi del 15% dal quinto anno in poi.
A questo bisognerà aggiungere chiaramente i contributi INPS, pari a 3200,00 € / Anno (è comunque possibile richiedere in alcuni casi la riduzione dei contributi INPS del 35%.
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