Regime Forfettario 2024: Requisiti, Limiti, Novità

4.8/5 - (10 votes)

Regime forfettario 2024 e Regime forfettario 2023: cosa cambia? Quali sono i requisiti per accedere al regime forfettario? Prenditi dieci minuti e leggi questa guida fino alla fine per conoscere tutto quello che c’è da sapere su questo regime fiscale agevolato.

Il regime forfettario viene definito regime fiscale agevolato perché permette di avere una tassazione ridotta del 15% (ulteriormente ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività), ed una serie di vantaggi, ovvero:

  • Non si ha l’obbligo di tenuta della contabilità, dei libri IVA e del registro dei beni ammortizzabili
  • Si è esonerati dall’applicazione di IRAP, IRPEF, addizionale regionale, addizionale comunale
  • Non si deve presentare la dichiarazione ISA

Partita IVA Senza Stress? Richiedi una consulenza gratuita con Fiscozen!

Regime Forfettario 2024: Cosa cambia? NOVITÀ

È stato confermato anche per il 2024 il limite di ricavi e compensi a 85.000 € e l’uscita immediata dal regime agevolato se si supera la soglia di 100.000 €, ma cosa cambia rispetto al regime forfettario 2023?

  • Dall’1 Gennaio 2024 è scattato l’obbligo di fatturazione elettronica, niente più fatture cartacee
  • Restano esclusi dall’obbligo di fatturaazione elettronica professionisti sanitari per una questione di protezione dei dati dei pazienti
  • Dalla fattura che supererà la soglia di 100.000 € sarà obbligatorio applicare l’IVA ed il reddito verrà tassato in base alle aliquote marginali IRPEF, ovviamente farà però fede la data di incasso delle fatture

Vuoi sapere se il regime forfettario è il regime fiscale migliore per te? Richiedi una consulenza gratuita:

Partita IVA Senza Stress? Richiedi una consulenza gratuita con Fiscozen!

Regime forfettario 2023

Limite per il regime di forfettario: 85.000 € (prima il limite era 65.000 €): questo significa che chi nel 2022 o negli anni precedenti ha percepito incassi ad 85.000 € adesso potrà accedere, se vorrà al regime forfettario.

Il regime forfettario cessa dall’anno in cui i compensi maturati sono superiori a 100.000 € (secondo quello che è il principio di cassa).

Per chi supera 25.000 € di incassi si ha l’obbligo di fatturazione elettronica (l’obbligo di fattura elettronica sarà comunque obbligatorio per tutti a partire dal 2024, per maggiori informazioni vedi anche programmi per fatturazione elettronica migliori).

Sarà possibile incassare le fatture con pagamento in contanti fino ad un massimo di 5.000 €.

Vengono confermati invece i requisiti di accesso e la tassazione.

Vuoi aprire Partita IVA in Regime Forfettario?

Scopri Fiscozen per saperne di più puoi leggere la mia Recensione Fiscozen oppure cliccare su

Partita IVA Senza Stress? Richiedi una consulenza gratuita con Fiscozen!

Guida al Regime Forfettario Aggiornata 2024

Cosa è?

Si tratta di un regime fiscale agevolato destinato alle persone fisiche che svolgono attività di impresa, arti o professioni.

Con l’introduzione del Regime Forfettario sono stati abrogati i precedenti regimi agevolati, ovvero:

  • Il Regime delle nuove iniziative produttive
  • Il Regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile ed i lavoratori in mobilità (c.d. “nuovo regime dei minimi”)
  • Il Regime contabile agevolato “ex minimi” o regime dei minimi

Vediamo dunque come funziona questo regime fiscale di vantaggio e quali sono i limiti ed i requisiti.

Come Funziona?

Si tratta di un regime di tassazione destinato a tutte le persone fisiche che esercitano attività di impresa, arti o professioni.

Questo regime fiscale permette di accedere ad una tassazione ridotta del 15% (ridotta ulteriormente al 5% per i primi cinque anni di attività).

Ad oggi, il Regime Forfettario è l’unica possibilità per avere una Partita IVA Agevolata e quindi l’unica alternativa al Regime Ordinario.

In questo particolare regime fiscale la tassazione forfettizzata, ovvero la tassazione sul reddito, avviene a forfait attraverso l’applicazione di un coefficiente di redditività determinato e differente in base alla tipologia di attività svolta dal contribuente.

Attenzione però: il regime forfettario non è la soluzione migliore per tutti!

Se da un lato il regime forfettario viene considerato ed è l’alternativa al regime ordinario, bisogna ricorda che ci sono dei limiti sui ricavi e sui compensi.

Partita IVA Senza Stress? Richiedi una consulenza gratuita con Fiscozen!

Requisiti

Come si accede al regime forfettario?

Esistono una serie di requisiti per accedere al regime forfettario.

In particolare per accedere a questo regime fiscale è necessario:

  • Non aver generato o percepito ricavi o compensi per un importo superiore a 85.000 € (nel caso in cui si esercitano più attività bisogna sempre considerare la somma dei ricavi e dei compensi di tutte le attività)
  • Non aver sostenuto spese per un importo complessivo superiore a 20.000 € per lavoro accessorio, dipendente o compensi a collaboratori

Oggi il forfettario è l’unico regime fiscale agevolato disponibile per chi vuole avviare una nuova attività o per chi non ha molti costi/spese ed un fatturato che non supera i 85.000 €.

Cause di esclusione

Esistono infatti delle vere e proprie cause di esclusione dal regime forfettario.

Non potrà usufruire di questo regime fiscale infatti:

  • Chi si avvale di regimi speciali ai fini IVA
  • I non residenti (ad eccezione di chi risiede in uno degli Stati membri dell’UE o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio Economico Europeo) che produce in Italia almeno il 75% del reddito realizzato
  • Chi effettua in via esclusiva o prevalente operazioni di cessione fabbricati o porzioni di fabbricato/terrendi edificabili o mezzi di trasporto nuovi
  • Esercenti di attività d’impresa che partecipano a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari
  • Persone fisiche che esercitano attività nei confronti di datori di lavoro con i quali hanno in corso rapporti di lavoro o con cui erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta
  • Chi ha percepito nell’anno precedente reddito da lavoro dipendente o assimilato superiori a 30.000 €

Limiti Ricavi

Il primo requisito per poter accedere al regime forfettario riguarda i limiti di fatturato, che non devono superare i 85.000 € l’anno.

Chi supera la soglia dei 85.000 € infatti sarà costretto dall’anno successivo ad adottare il regime ordinario.

Per chi apre una nuova attività inoltre, il limite di 85.000 € va ridotto in proporzione ai mesi di operatività: questo significa che bisogna dividere 85.000 € per 12 mesi, ottenendo 7083,33 € e di conseguenza:

  • Apertura Regime Forfettario Gennaio: limite di fatturato per l’anno 85.000 €
  • Regime Forfettario Aperto a Marzo: limite di fatturato per l’anno 64.042 € (circa)
  • Apertura Regime Forfettario Settembre: limite di fatturato per l’anno 28.410 € (circa

Dall’anno successivo chiaramente sarà possibile avere il limite di fatturato di 85.000 €.

Novità Regime Forfettario

Con l’entrata in vigore dell’ultima Legge di Stabilità sono state effettuate una serie di modifiche ai requisiti per accedere al regime forfettario, attraverso la modificazione dell’art. 9 della Legge Finanziaria.

Possono accedere al Regime Forfettario tutti i possessori di Partita IVA che:

  • Hanno generato ricavi o compensi non superiori a 85.000 €
  • Sostengono spese per un importo complessivo che non supera i 20.000 € lordi
  • Non hanno redditi da lavoro dipendente/assimilato o pensioni superiori a 30.000 €

Attenzione su quest’ultimo punto: il limite di 30.000 € sui redditi da lavoro dipendente non si applica ai lavoratori licenziati o dimessi.

Vediamo dunque quali sono le condizioni necessarie per accedere al regime forfettario oggi.

Prima di tutto non bisogna conseguire ricavi o compensi superiori ai limiti stabiliti dalla Legge di Stabilità (che variano a seconda del Codice Ateco dell’attività esercitata).

Non si devono sostenere spese sopra i 20.000 € lordi di lavoro accessorio (per lavoratori dipendenti e collaboratori anche se assunti a progetto) o per associati che hanno ricevuto utili da partecipazione.

Non si deve superare il limite di 20.000 € per l’acquisto di beni strumentali.

Detto così, in un quasi burocratese, può sembrare complicato, ma se vogliamo semplificare i requisiti sono 3:

  • Limite dei ricavi e dei compensi: non superiore a 85.000 €
  • Spese per lavoro dipendente e/o assimilati: non devono essere superiori a 20.000 € lordi
  • Beni Strumentali: il Costo complessivo non deve essere superiore a 20.000 €

Partita IVA Senza Stress? Richiedi una consulenza gratuita con Fiscozen!

Tassazione

Nel Regime Forfettario, il reddito imponibile si determina applicando a ricavi e compensi percepiti nel periodo d’imposta il coefficiente di redditività.

Questo varia in base alla tipologia di attività e quindi al Codice ATECO.

È evidente dunque che ai fini della determinazione del reddito imponibile non assumono rilevanza le spese sostenute nel periodo, le uniche spese che possono essere portate in deduzione sono i contributi previdenziali versati.

Il computo dei ricavi avviene secondo quello che si definisce principio di cassa.

Al reddito imponibile viene quindi applicata un’unica imposta nella misura del 15% (ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività in presenza di determinati requisiti).

Quanto costa il Regime Forfettario?

La % da pagare sul fatturato è del 5% sul 78% per i primi 5 anni per le nuove aperture, e poi del 15% dal quinto anno in poi.

A questo bisognerà aggiungere chiaramente i contributi INPS, pari a 3200,00 € / Anno (è comunque possibile richiedere in alcuni casi la riduzione dei contributi INPS del 35%.

Se quest’articolo ti è piaciuto o ti è stato utile metti mi piace, commenta o condividi su Facebook.

Se ti è piaciuto quest’articolo ti potrebbe interessare anche il mio articolo dedicato a come aprire Partita IVA.

Puoi approfondire inoltre con l’articolo commercialista on line per scoprire come scegliere un commercialista che ti possa aiutare per la tua Partita Iva!

Se hai bisogno di una consulenza da parte di un professionista lascia un commento qui di seguito!

Attenzione: Non sono un commercialista o un consulente e di conseguenza queste informazioni potrebbero essere inesatte, per maggiori informazioni o per un quadro completo e specifico si consiglia di contattare o richiedere una consulenza ad un commercialista o ad uno specialista del settore.

Curiosità: Il Regime Forfettario è stato introdotto per la prima volta con la Legge 190/2014, successivamente modificata dalla Legge 208/2015 e poi ancora modificato dalla Legge 145/2018 e dal D.L. 124/2019, quindi dalla Legge di bilancio 2020.

Approfondimenti: Guida dell’Agenzia delle Entrate al Nuovo Regime Forfettario Agevolato

Dubbi? Domande? Esprimi la tua Opinione!