Crowdfunding Italia: Come ha Reagito al Covid-19?

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Crowdfunding Italia: come ha reagito il settore in tempo di COVID-19? Lo scopriamo in quest’articolo realizzato in collaborazione con gli amici di WeAreStarting.

In un 2020 segnato da una forte crisi, non tutto si è fermato.

Al contrario, alcuni settori e canali si sono dimostrati resilienti, e quindi capaci di far fronte alla situazione di estrema emergenza, dimostrando una grande abilità nel proseguire verso un percorso di crescita.

Questo è accaduto anche nel nostro Paese ed in particolare è una tendenza che si è registrata nel settore del crowdfunding e del crowdinvesting.

Ma da cosa dipende questo continuo aumento dell’apprezzamento delle persone verso il crowdfunding?

Crowdfunding Italia: Uno strumento versatile

Le motivazioni dietro il crescente interesse per questo strumento sono molteplici e si possono riassumere in 5 punti principali.

Volontà di diversificare gli investimenti: specialmente in un momento di particolare volatilità dei mercati.

Nascita di iniziative rilevanti che hanno saputo accendere l’interesse di un pubblico sempre più attento alle tematiche sociali.

Crescente consapevolezza da parte degli investitori rispetto ai nuovi strumenti proposti dal settore fintech.

Detrazioni fiscali (30 o 50%) per le persone fisiche e giuridiche che investono nel capitale di rischio di StartUp e PMI innovative.

Strumenti estremamente versatili che racchiudono al loro interno un ventaglio di opportunità e possibilità incredibilmente variegato.

Fra le diverse tipologie di investimento si è vista dunque una grande crescita del settore dell’equity crowdfunding, il lending crowdfunding ed il donation-reward crowdfunding.

Risultati del Mercato Crowdfunding

L’equity crowdfunding consente ai piccoli investitori di divenire soci di aziende, spesso innovative, dalle grandi prospettive di crescita, ottenendo diritti sia strettamente patrimoniali (come dividendi e prospettive di capital gain) che amministrativi.

Ogni anno l’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano (PoliMi) pubblica uno studio sullo stato del crowdinvesting in Italia permettendo di avere un’immagine abbastanza completa sul settore.

Crowdfunding Italia - Report PoliMi CrowdInvesting 2021

Nel primo report pubblicato dall’Osservatorio nel 2016 erano 19 i portali autorizzati da Consob e sempre 19 le campagne di equity chiuse con successo (con una raccolta totale pari a 5,6 milioni di euro).

Nel 2021 il numero di portali di equity crowdfunding autorizzati da Consob è salito a 51 (9 in più rispetto al 2020) con 588 campagne chiuse con successo ed una raccolta totale pari a 286,7 milioni di euro senza considerare le campagne per il collocamento di minibond.

Le campagne di raccolta di capitale di rischio, ad oggi, sono state 831, organizzate da 742 imprese diverse.

Il tasso di successo continua a mantenersi elevato: nei primi 6 mesi del 2021 è sopra il 90% mentre la media generale dell’intero campione dal 2014 è pari al 76,3%.

A seguito di una campagna però, alcune aziende riescono a crescere in termini di fatturato e marginalità, compiendo nuovi aumenti di capitale in successivi round di finanziamento, mentre altre restano al “palo”.

Piattaforme di Crowdfunding Italia

Sono diverse le piattaforme di equity crowdfunding presenti oggi sul mercato.

Tra queste troviamo WeAreStarting (www.wearestarting.it), portale bergamasco nato nel 2012, che permette di investirei n Startup e PMI che tipicamente operano in settori altamente remunerativi, come il settore hi-tech, biotech, della finanza e del fintech.

Entrando nel dettaglio delle società ospitate su WeAreStarting, possiamo vedere che sono già ben 8 le società che hanno effettuato almeno una raccolta successiva tramite equity crowdfunding (2° round di raccolta), con 3 emittenti che hanno già effettuato non solo la seconda ma anche la terza campagna di equity crowdfunding.

In particolare le campagne che hanno realizzato un secondo round online sono:

  • Cover App (valutazione, al netto delle diluizioni, in crescita del +30%)
  • Fenice (+34%)
  • Pradella Sistemi (+21%)
  • Medicaltech (Stabile)
  • Investinit (+29%)

Invece quelle che hanno realizzato anche un terzo round sono:

  • PrAliNa (+95%)
  • Infinityhub (+3025%)
  • Locare (+638%)

Come investire nell’equity crowdfunding?

Per fare un investimento tramite equity crowdfunding la prima cosa da fare è collegarsi alla piattaforma di crowdfunding per riuscire a visualizzare le società presenti all’interno di quest’ultima.

Per ogni società presentata l’investitore può consultare le caratteristiche relative al crowdfunding:

  • Importo minimo investibile
  • Valutazione della società
  • Durata della campagna
  • Caratteristiche relative alla società (business plan, pitch, team, …)

Una volta scelta la società per aderire all’offerta è necessario eseguire una prima promessa di investimento e poi un bonifico all’IBAN corrispondente alla raccolta.

Nel caso in cui la campagna si chiuda con successo si potrà diventare socio di questa società ed ottenere anche dei benefici fiscali.

Crowdfunding Italia: Quanto serve per cominciare ad investire?

La soglia di ingresso varia da portale a portale.

Nel caso di WeAreStarting la soglia è molto bassa: bastano 200,00 € per investire in alcuni progetti, quindi se trovi un’azienda che ti piace, puoi sostenerla con una cifra davvero piccola e potenzialmente potrai assicurarti una plusvalenza futura.

Per saperne di più clicca sul bottone qui di seguito:

Approfondimenti: su YouTube è disponibile il video con la presentazione del 6° Report sul Crowdinvesting in Italia all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=jA5zoJamxGg

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