Tassazione Network Marketing: in questo articolo trovi tutte le informazioni sulla tassazione dei ricavi provenienti dal network marketing. È davvero una tassazione agevolata quella del multilevel marketing?
Negli ultimi anni il network marketing ha attirato sempre più persone in cerca di un modo alternativo per guadagnare o integrare il proprio reddito, ma una delle domande più frequenti rimane sempre la stessa:
👉 Come vengono tassati i guadagni del network marketing?
In quest’articolo proviamo ad analizzare la situazione aggiornata al 2025 con riferimento a
- Norme fiscali italiane
- Soglie di reddito
- Obblighi di Partita IVA
Quest’articolo, insieme all’articolo dedicato al Multilevel Marketing in Italia ha infatti come obiettivo quello di aiutarti a capire come muoverti e come essere in regola senza brutte sorprese.
🚨 DISCLAIMER – Io non sono un commercialista on line e quest’articolo – guida deve essere un punto di partenza, fai le tue ricerche, prova a chiedere ad un commercialista per maggiore sicurezza e verifica sempre le informazioni che trovi online prima di prendere una decisione.
Cos’è il network marketing in breve?
Il network marketing, o multi-level marketing (MLM), è un modello di distribuzione in cui i prodotti o servizi vengono venduti attraverso una rete di incaricati che, oltre a vendere direttamente, possono costruire una struttura di collaboratori da cui ricevono commissioni su più livelli.
Esempio:
- Tu promuovi un prodotto
- Guadagni una provvigione diretta sulle tue vendite
- Se le persone che hai invitato vendono a loro volta ricevi anche una percentuale sulle loro vendite
Il network marketing, nato in America, si basa sulla distribuzione di prodotti o servizi da parte di un consumatore che consiglia un determinato prodotto ad amici e/o conoscenti/persone con le quali viene in contatto.
L’azienda a sua volta riconosce dei benefici economici al consumatore sia per le vendite procacciate in proprio, sia per le vendite procacciate dai propri amici/conoscenti/contatti (in pratica per le persone introdotte nella struttura dal consumatore iniziale).
Queste commissioni vengono riconosciute “a più livelli” (Io presento te, tu presenti Giovanni, Giovanni presenta Andrea, …): ecco perché il nome multi level.
Si tratta di un modello legittimo e regolamentato in Italia.
Bisogna distinguere il multilevel marketing da schemi piramidali illegali e/o catene di Sant’Antonio: queste infatti non si occupano della distribuzione di un prodotto/servizio, ma sono delle truffe che hanno come unico fine l’inserimento di nuovi distributori che devono pagare alte fee di iscrizione.
In Italia il Network Marketing è regolamentato dalla Legge 173 del 17 Agosto 2005 (Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali).
Tassazione Network Marketing
Come vengono tassati i guadagni provenienti da attività di network marketing?
Qual è la normativa italiana di riferimento?
Come anticipato qualche riga più sopra il network marketing è disciplinato in Italia dalla Legge 173 del 17 Agosto 2005 che regola
- La vendita diretta a domicilio
- La tutela del consumatore
- Il divieto di sistemi piramidali o “money game”
Chi svolge attività di vendita diretta o network marketing è quindi a tutti gli effetti un incaricato alle vendite riconosciuto dalla legge italiana.
🔶 Guadagni occasionali (fino a 5.000 euro l’anno)
Secondo alcuni esperti commercialisti, fino a 5.000,00 € (cinquemila euro) di incasso nell’arco di un anno solare, l’attività di network marketing può essere considerata “occasionale” e non necessità di alcuna formalità.
I redditi vengono tassati attraverso una ritenuta del 23% alla fonte calcolata su un imponibile del 78%.
La ritenuta è a titolo d’imposta quindi il reddito non deve essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi e non fa cumulo con altri redditi, in più non è necessaria l’iscrizione all’INPS.
In parole semplici se l’attività è occasionale e i compensi non superano i 5.000 euro lordi annui non serve aprire Partita IVA.
Esempio:
- Su 1.000 € di provvigioni la base imponibile è 780 €
- Il 23% su 780 € = 179,40 € di ritenuta
- Il netto che riceverai sarà quindi 820,60 €
🔶 Guadagni continuativi (oltre 5.000 euro l’anno)
Se l’attività diventa stabile e in ogni caso superati i 5.000,00 € netti per anno solare, l’attività comporta l’obbligo di apertura della Partita IVA ed emissione di fatture di provvigioni (oltre al versamento dell’IVA nei regimi ordinari) e l’iscrizione alla gestione separata INPS.
E’ interessante sapere però che anche oltre la soglia dei cinquemila euro annui il contribuente non sarà soggetto all’obbligo di dichiarazione dei redditi e dovrà presentare dichiarazione IVA in forma autonoma, applicando comunque una ritenuta del 18%.
Chi apre Partita IVA può scegliere fra:
- Regime Forfettario con tassazione agevolata e imposta sostitutiva del 15% (e del 5% per i primi 5 anni se nuovi contribuenti), Esenzione IVA e IRAP, Nessun obbligo di ritenuta alla fonte da parte dell’azienda
- Regime Ordinario con tassazione IRPEF a scaglioni, adempimenti IVA e contabilità più complessi e quindi consigliato in questo caso solo a chi supera le soglie del forfettario o ha altri redditi d’impresa rilevanti
Come funziona la ritenuta nel network marketing?
L’attività di network marketing in Italia è soggetta ad una trattenuta definitiva alla fonte: in pratica l’azienda, quando eroga le provvigioni, trattiene l’importo destinato all’erario.
I compensi che vengono riconosciuti alla persona che opera nel mondo del network marketing sono liberi da qualsiasi impegno verso il fisco.
La ritenuta è del 17.94% (per comodità diciamo 18%), ed essendo trattenuta alla fonte non sussiste l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi.
Altra informazione molto importante, per chi vuole cominciare a svolgere l’attività di network marketing, è che i guadagni percepiti dal network marketing non fanno cumulo con altri redditi.
L’attività di incaricato alle vendite (per chi opera nel network marketing) non è soggetta né agli studi di settore né all’iscrizione all’IRAP o alla camera di commercio: l’unico obbligo in pratica riguarda l’IRAP.
Ecco una tabella riepilogativa sulla tassazione network marketing:
Situazione | Partita IVA | Contributi INPS | Dichiarazione dei redditi | Ritenuta alla fonte |
---|---|---|---|---|
Guadagni < 5.000 € (occasionale) | ❌ No | ❌ No | ❌ No | ✅ Sì, 23% su 78% |
Guadagni > 5.000 € (abituale) | ✅ Sì | ✅ Sì (Gestione Separata) | ✅ Sì | ❌ No |
Regime forfettario | ✅ Sì | ✅ Sì | ✅ Sì | ❌ No |
Attenzione a questi errori comuni:
- Credere che i guadagni piccoli non vadano dichiarati
- Non distinguere tra attività occasionale e abituale
- Confondere la ritenuta del 23% con un’imposta unica
- Ignorare l’obbligo contributivo INPS
Fascia di guadagno | Tassazione Network Marketing | Obblighi fiscali principali |
---|---|---|
0 – 5.000 € | Ritenuta 23% su 78% del compenso | Nessuna Partita IVA, nessun INPS |
> 5.000 € occasionali ma non continuativi | Possibile ritenuta alla fonte | Attenzione alla continuità dell’attività |
Oltre 5.000 € e attività continuativa | Regime forfettario o ordinario | Partita IVA, INPS Gestione Separata |
Buon guadagno con il network marketing,
Valerio
13 commenti
Complimenti!! Una spiegazione DOC! Vivo in Germania e faccio ML Marketing in Germania …..Devo dire che questa spiegazione La trovo molto sodisfacente.Attingero da qui …..gratis!
Salve, complimenti in primis per l’articolo.
Volevo porre una domanda, in caso di P.IVA con regime dei minimi (con 2 codici attività di cui uno: “Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari” ) come funziona la tassazione?
Avendo comunque un’attività di consulenza web già avviata vorrei capire come questi guadagni andrebbero a integrarsi nel normale ciclo di fatturazione / tassazione che questo regime comporta.
Ciao Paolo, qui trovi un pò di informazioni: http://www.studioconsult.it/aspettivend.html
Ciao Valerio, una domanda : la regione mi ha cancellato lo status di disoccupazione perchè al CPI (centro provinciale per impiego) alla domanda “ma lei lavora?” ho risposto che percepisco occasionalmente le provvigioni dal Network Marketing, , loro come spesso succede (((, non sapevano e nemmeno tentavano di capire come inquadrare meglio tale attività ed è stata dichiarata come attività autonoma a tempo indeterminato, la cosa buffa che al momento della dichiarazione mi hanno iscritta come disoccupata e poi (dopo qualche mese) con il DL 150/2015 mi hanno tolto lo status perchè indipendentemente dal reddito risulto lavoratrice. Allora mi chiedo come funziona l’inquadramento in questo senso? se posso tranquillamente autodichiararmi senza occupazione? se fanno qualche verifica, riescono a vedere le poche proviggioni (circa 1000 euro l’anno) e rendere l’autocertificazione falsa?.
Ringrazio dell’attenzione e di un eventuale risposta.
Ciao Lidiya, non saprei dirti onestamente, ti consiglio di informarti con un commercialista o direttamente con l’azienda con la quale collabori!
Salve , ma se si ricevono guadagni con bonifico bancario Europeo oppure Internazionale per i 2 casi seguenti dove NON viene fatta trattenuta alla fonte , come si procede ?
A seconda dei siti web che offrono possibilità di guadagno con le 2 tipologie seguenti:
1 – Acquisto spazi pubblicitari che poi rendono nel tempo un ritorno economico .
2 – Investimento su siti che operano nei vari prodotti finanziari ( Azioni di borse , Materie prime, Forex, Pubbblicità web)
In questi casi non essendoci nessuna trattenuta alla fonte cosa fare?
Ciao Enzo, prova a chiedere ad un commercialista 😉
Ciao!
avrei una domanda da fare… ma superando i 5000€ si puo’ procedere solo aprendo una p.iva, ok. ma se la partita iva si possiede già, magari con un’attività commerciale (negozio, bar…) si può usare questa?e se si puo’ come risulta poi il guadagno del network per l’attività?
Se hai già la Partita Iva, se non sbaglio, devi aggiungere un codice attività, ti consiglio comunque di chiedere al commercialista!
Ma se io percepisco la disoccupazione posso lo stesso lavorare con una qualsiasi ditta di network marketing?
Ciao
vorrei sapere se questo tipo di reddito, superati i famosi 2840,51, mi permette di essere sempre a carico di mio marito
oppure no? se la risposta è affermativa posso far dedurre a lui la quota inps a mio carico?
Grazie
Ciao, ho una domanda:
Un networker occasionale (privato, senza azienda e senza partita iva) che non supera i 5000 euro l’anno, e che riceve una fattura di accredito di 50 euro da parte di un’azienda mlm italiana, ha l’obblogo di versare l’iva accreditagli con le provvigioni?
Faccio presente te che : nella fattura è già inclusa la ritenuta d’imposta, ma il mio dubbio rimane sul versare o meno l’iva.
Grazie.
Ciao Fabio, ti consiglio di chiedere ad un commercialista