Qual è il codice ateco da utilizzare per aprire partita IVA come parrucchiere? Ecco la mia guida completa all’attività di parrucchiere, buona lettura.
Hai deciso di aprire una attività come parrucchiere o barbiere e chiaramente stai per aprire la tua posizione fiscale e contributiva, ovvero la Partita Iva.
Per aprire Partita Iva ti verrà chiesto di indicare il codice attività, ovvero il Codice Ateco.
Nel caso dell’attività di parrucchiere o barbiere il codice è 96.02.01.
Con il Codice Ateco 96.02.01 si indicano i servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere (diverso è invece il Codice Ateco Per Estetista, cui ho dedicato un articolo specifico).
Questo codice di attività comprende dunque tutti quelli che sono i servizi offerti da barbieri e parrucchieri, inclusi:
Se stai aprendo la tua attività di parrucchiere potresti optare per il regime forfettario, un regime fiscale agevolato che si caratterizza proprio per l’imposta unica sostitutiva che ha un valore del 5% o del 15%.
Fra i costi da sostenere, oltre a quelli del locale, dell’attrezzatura e le tasse/contributi, ci sono i costi di un professionista che possa aiutarti nella gestione degli adempimenti e delle scadenze burocratiche.
Puoi optare per un commercialista on line oppure per uno dei servizi come quello offerto da Fiscozen, che ti permette di avere un servizio che include:
Diventare parrucchiere per professione significa acquisire una serie di competenze indispensabili per poter svolgere l’attività “a regola d’arte”.
Occorre dunque studiare quelle che sono le tecniche di taglio e di piega, lo styling dei capelli, i prodotti e le attrezzature.
Esistono infatti diversi corsi per diventare parrucchieri e, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in Italia, chi vuole avviare una attività di parrucchiere o barbiere dovrà necessariamente:
In alternativa è possibile svolgere l’attività di parrucchiere facendo tre anni di esperienza professionale a tempo pieno in un arco temporale di cinque anni come dipendente, collaboratore o apprendista presso un salone già avviato.
In quest’ultimo caso è comunque necessario seguire anche un corso di formazione teorico.
Alla fine del percorso si dovrà quindi sostenere un esame teorico e pratico per ottenere la qualifica professionale di parrucchiere/barbiere.
Attenzione: senza questa certificazione non sarà possibile aprire Partita IVA. Perché?
Per Aprire Partita IVA come parrucchiere è obbligatoria l’iscrizione alla camera di commercio nella sezione Artigiani.
Questa iscrizione, obbligatoria, comporta il pagamento di contributi fissi sul minimale (dovuti anche se non hai conseguito alcun ricavo durante l’anno) e contributi eccedenti il minimale (nel caso in cui si supera il valore minimale di 15.593 €).
I contributi eccedenti il minimale vengono calcolati applicando alla parte eccedente il reddito minimale un valore pari al 24%.
Chiaramente, quando si sceglie di avviare la propria professione, si ha sempre il dubbio relativo ai costi da sostenere in caso di apertura della Partita Iva.
Questo comporta il capire se è possibile lavorare come parrucchiere occasionale oppure no.
La legge italiana però non permette l’esercizio dell’attività di parrucchiere, barbiere, estetista, tatuatore in forma occasionale, e di conseguenza l’apertura della Partita Iva è obbligatoria?
E se decidessi di lavorare in casa o di fare il parrucchiere/barbiere a domicilio?
Se vuoi rispettare la legge dovrai rispettare i requisiti indicati dalla Legge 174/2005 agli artt. n. 2-c e 3.
Se non vuoi andare a cercare la legge ti basti sapere che l’esercizio è soggetto ad autorizzazione concessa con provvedimento del Comune previo accertamento del possesso dell’abilitazione professionale ed in osservanza delle vigenti norme sanitarie.
Spero con questa guida di averti chiarito le idee e fornito tutte le informazioni che stavi cercando.
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