La pensione integrativa è uno degli strumenti più importanti per garantire un futuro sereno dal punto di vista finanziario, eppure è spesso sottovalutata o addirittura ignorata. L’argomento può sembrare complesso e lontano, ma la verità è che pianificare per tempo ci permette di vivere con maggiore sicurezza quando arriverà il momento di smettere di lavorare.
In questo articolo cercherò di spiegare in modo semplice e chiaro cosa sia la pensione integrativa, come funziona e perché è così importante prenderla in considerazione fin da oggi.
Su questo blog ci sono diverse sezioni dedicate a vari aspetti che hanno a che fare con il denaro:
Nella categoria investimenti oggi rientra sicuramente anche la pensione integrativa: si tratta infatti di un modo per assicurare il proprio futuro economico, ma quale fondo pensione scegliere?
Bisogna guardare solamente i fondi pensione che hanno i rendimenti più alti o ci sono altri aspetti da valutare?
Ecco alcuni consigli utili per chi è alla ricerca di un buon fondo pensione o per chi vuole risparmiare per la propria pensione complementare…
Il problema della pensione pubblica: cosa ci aspetta?
Pensa al futuro: come vorresti vivere una volta raggiunta l’età della pensione?
Ti immagini a viaggiare ed esplorare il mondo, a rilassarti in una casa vicino al mare o semplicemente a goderti il tuo tempo senza preoccupazioni economiche?
Bene, per molti di noi queste immagini rischiano di essere solo un sogno irrealizzabile se ci affidiamo esclusivamente alla pensione pubblica ed è proprio per questo che mi sono avvicinato al mondo della finanza personale.
Il sistema pensionistico pubblico è sotto pressione per diversi motivi:
- l’aspettativa di vita è aumentata: sempre più persone vivono più a lungo
- il tasso di natalità è in calo, il che si traduce in meno giovani che contribuiscono al sistema.
Tutto questo mette a rischio la sostenibilità delle pensioni statali, con il risultato che gli assegni pensionistici futuri potrebbero non essere sufficienti a garantire un adeguato tenore di vita.
L’inflazione gioca poi un ruolo importante (a proposito vedi anche il mio articolo come proteggersi dall’inflazione? 5 Consigli): ogni anno il costo della vita aumenta e, di conseguenza, il valore reale della pensione diminuisce, erodendo progressivamente il potere d’acquisto.
Senza un’integrazione, si rischia di non riuscire a mantenere lo stile di vita desiderato e di doversi accontentare di uno standard di vita più basso.
Cos’è la pensione integrativa?
La pensione integrativa è una forma di previdenza complementare che mira a integrare la pensione pubblica, creando una sorta di cuscinetto finanziario aggiuntivo (a proposito vedi anche il mio articolo su pianificazione finanziaria 101).
In pratica, si tratta di mettere da parte regolarmente dei risparmi (e non c’entra niente con il piano di accumulo) durante la propria vita lavorativa attraverso strumenti come i fondi pensione o i piani individuali pensionistici (PIP).
Alla fine della carriera lavorativa, questi risparmi saranno disponibili sotto forma di rendita che si sommerà alla pensione di base, permettendo così di affrontare la vecchiaia in maniera più serena e senza rinunce eccessive.
Vantaggi
Uno dei principali vantaggi della pensione integrativa è la flessibilità.
Possiamo decidere quanto e quando versare, e abbiamo la possibilità di sospendere i versamenti se le nostre esigenze finanziarie cambiano.
Inoltre, i contributi versati possono essere dedotti dalle tasse fino a una quota massima di 5.164,57 euro l’anno.
Questo significa non solo accumulare risparmio per il futuro, ma anche beneficiare di una riduzione fiscale oggi (a proposito vedi l’articolo sull’escapologia fiscale per dimezzare le tasse in modo legale)…
Caratteristiche
Le caratteristiche di un fondo pensione sono:
- La possibilità di effettuare dei contributi volontari: non c’è nessun obbligo e si può versare quanto si vuole
- Benefici fiscali: molte giurisdizioni, inclusa quella italiana, offrono degli incentivi fiscali per i contributi versati sui piani di pensione integrativa. Come riporta anche il sito COVIP, i rendimenti maturati da un fondo pensione sono soggetti all’imposta del 20%, più favorevole rispetto al 26% che si applica alla maggior parte delle forme di risparmio finanziario (per approfondire ti consiglio di leggere l’articolo completo su covip.it)
- Possibilità di scegliere come verrà erogata la pensione integrativa: solitamente è possibile scegliere fra pagamento unico, pagamenti periodici o una combinazione dei due pagamenti
Fra i vantaggi della pensione integrativa vi è inoltre la deducibilità fiscale dei contributi versati dal reddito IRPEF fino ad un massimo di 5.164,57 euro l’anno, comunicazione che va fatta in fase di dichiarazione dei redditi.
Per alcuni casi specifici è inoltre possibile richiedere il ritiro anticipato dei fondi accumulati a fronte del pagamento di penali o restrizioni.
Perché è importante iniziare il prima possibile
Il tempo è uno dei fattori più importanti quando si parla di risparmio previdenziale.
Prima si inizia a contribuire alla pensione integrativa, maggiori saranno i benefici derivanti dall’interesse composto.
L’interesse composto è quella “magia” finanziaria che fa sì che i guadagni generati dai vostri investimenti vadano anch’essi a loro volta investiti, creando una sorta di effetto palla di neve che si traduce in un capitale più elevato alla fine del periodo di accumulo.
Molte persone pensano alla pensione come a un qualcosa di molto lontano e quindi non prioritario.
Ma, in realtà, iniziare a risparmiare anche piccole somme fin da giovani può fare un’enorme differenza sul lungo periodo, riducendo significativamente lo sforzo necessario negli anni successivi e garantendovi una maggiore sicurezza economica quando smetterete di lavorare.
Come scegliere il piano giusto?
La scelta del piano di pensione integrativa è una decisione importante e dipende dalle vostre esigenze e obiettivi.
Consiglio vivamente di consultare un consulente finanziario indipendente, piuttosto che limitarsi a rivolgersi alla banca di fiducia.
Un consulente finanziario può aiutarvi a confrontare le diverse opzioni e a trovare quella più adatta al vostro profilo, evitando costi nascosti e garantendovi la massima trasparenza.
Oggi, grazie a strumenti online e piattaforme dedicate, è anche possibile ottenere informazioni e comparare in modo autonomo diverse soluzioni di previdenza complementare, rendendo il processo molto più accessibile rispetto al passato.
Rischi di un fondo pensione
Quando si sceglie di crearsi una pensione integrativa ed aderire ad un fondo pensione è molto importante ricordare che ci sono dei rischi finanziari.
Come per qualsiasi altra forma di investimento, i rendimenti non sono garantiti e c’è il rischio di perdere tutto o parte il capitale investito, l’unica differenza rispetto ad altri strumenti finanziari è che per legge i fondi pensione non possono fallire.
Anche se non si tratta di rischi, è molto importante stare attenti quando si sceglie un fondo pensione ai costi di gestione e di ingresso.
Quanto versare in un fondo pensione?
Questa è una valutazione che va fatta caso per caso in base alla propria situazione economica e finanziaria.
Alcuni possessori di Partita IVA ad esempio scelgono di aprire un fondo pensione e quindi di crearsi una pensione integrativa per sfruttare la deducibilità fiscale dei contributi versati, e di conseguenza versano un massimo di 5.164,57 € l’anno.
Altri lavoratori autonomi o dipendenti invece scelgono di versare 1.000 € l’anno o più.
Secondo alcune stime, versando il 5% del reddito per 30 anni, sarà possibile ottenere una pensione integrativa che potrà arrivare fino al 20% dell’ultima retribuzione mensile ricevuta, considerando però un rendimento del fondo fra il 4 ed il 5%.
Questi numeri sono però da prendere con le pinze poiché sono tanti i fattori che entrano in gioco, inclusi i costi del fondo che possono inficiare sul rendimento finale e quindi sulla pensione integrativa che effettivamente riusciremo a percepire.
Migliori fondi pensione integrativa: quali sono?
Stabilire qual è il miglior fondo pensione è difficile poiché si devono comparare tantissimi aspetti, fra cui:
- Comparto del fondo: esistono fondi mono comparto che prevedono una sola linea (comparto) di investimento e fondi pensione multi comparto dove sono mixate più linee di investimento con profili di rischio/rendimento differente
- Costi del fondo
- Categoria del fondo: negoziale o chiuso, fondo aperto, PIP
Ricordo inoltre che è sempre molto importante verificare l’indicatore sintetico di costo (ISC) del fondo pensione che stiamo valutando per la nostra pensione integrativa.
Fatta questa premessa, fra i fondi pensione più conosciuti ci sono (in ordine alfabetico):
- Allianz
- Arca Fondi
- Aviva
- CredemVita
- HDI assicurazioni
- Intesa San Paolo Vita
- Reale Mutua Assicurazioni
- Unipol Sai
Spero che questa guida introduttiva alla pensione integrativa ti sia stata utile, se hai dubbi, domande o se vuoi aggiungere qualcosa ricorda di lasciare un commento qui sotto e rendere quest’articolo ancora più utile/interessante!