Partita IVA Per Affiliate Marketing: Guadagni e Tassazione

Vota questo post

Partita IVA per Affiliate Marketing: è obbligatoria? Si può fare affiliate marketing senza Partita IVA? Esistono degli affiliate network che permettono di guadagnare con le affiliazioni senza Partita IVA?

Se ti sei fatto almeno una di queste domande prenditi dieci minuti e leggi quest’articolo fino alla fine, non te ne pentirai.

In quest’articolo non parlerò di come si inizia a fare affiliate marketing o di quanto si può guadagnare con l’affiliate marketing, se ti interessano questi argomenti puoi leggere:

Oggi ci concentriamo sull’aspetto fiscale di chi sceglie di fare l’affiliate marketer si chiede se sia necessario aprire Partita IVA e se sia obbligatoria l’apertura della Partita IVA per lavorare con le affiliazioni.

Spoiler: se cerchi un servizio economico per l’apertura e la gestione della tua Partita IVA ti consiglio di leggere la mia Recensione Fiscozen, servizio completamente online per l’apertura e la gestione della Partita IVA ad un costo molto competitivo.

Partita IVA Per Affiliate Marketing

Storicamente (ed utilizzo questo termine essendo stato fra i primi in Italia ad avvicinarmi al mondo dell’affiliate marketing, nel 2008), l’attività di affiliate marketing è sempre stata in qualche modo assimilata all’attività di procacciatore di affari tipica degli agenti di commercio ed allo stesso tempo all’attività commerciale legata ai servizi pubblicitari.

Per questo motivo, ricordo che quando l’affiliate marketing ha cominciato a prendere piede in Italia il Codice ATECO per chi si occupava di Affiliate Marketing in Italia più utilizzato era il 62.09.09, codice che si riferisce in maniera generica ad altre attività dei servizi connesse alle tecnologie dell’informatica.

Oggi in realtà i Codici ATECO più utilizzati da chi fa Affiliate Marketing sono:

  • 46.19.02 (Codice per procacciatori d’affari di varia natura)
  • 47.91.10 (Codice per commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet)
  • 73.11.01 (Codice per ideazione di campagne pubblicitarie)
  • 73.11.02 (Codice per la conduzione di campagne di marketing ed altri servizi pubblicitari)

Quest’ultimo è il codice oggi più utilizzato e che viene consigliato a chi vuole aprire Partita IVA per affiliate marketing.

Ma a questo punto la domanda sorge spontanea:

Affiliate Marketing Serve Partita IVA?

È possibile lavorare con le affiliazioni senza partita IVA?

Esiste una affiliazione senza Partita IVA?

La legge dice che l’obbligo di Partita IVA è previsto solo per le attività che vengono svolte in modo continuo ed abituale ed in ogni caso se i guadagni superano i 5.000 € annui.

Bisogna tenere in considerazione però che visto e considerato che solitamente chi lavora e guadagna con l’affiliate marketing lo fa attraverso:

  • Campagne pubblicitarie che durano nel tempo (anche se cambiano le campagne pubblicitarie in base ai prodotti/servizi da promuovere)
  • Contenuti su blog e siti internet che rimangono online per diverso tempo

L’Agenzia delle Entrate considera questa attività, eccetto alcune rare eccezioni, una attività abituale, e questo si traduce nell’obbligo di apertura della Partita IVA per chi fa affiliate marketing.

Se tuttavia, a titolo di esempio, promuovi una offerta in affiliazione per 20 giorni e generi 1000 euro di guadagno, potrebbe esserci la possibilità di non dover aprire Partita IVA e ricevere le commissioni maturate con ricevuta di prestazione occasionale.

Il mio consiglio, in ogni caso, non essendo un commercialista o un consulente, è quello di chiedere una consulenza ad un commercialista esperto che potrà valutare la tua situazione e consigliarti per il meglio.

A proposito di questo argomento lo Studio Allievi ha realizzato un webinar di 30 minuti in cui vengono spiegati i rischi di chi fa affiliate marketing senza Partita IVA:

Regime Forfettario Affiliate Marketing

Se stai pensando di Aprire Partita IVA Per Affiliate Marketing in Regime Forfettario è bene prima di tutto valutare la convenienza di questo regime fiscale per chi fa affiliate marketing.

Chi lavora con l’affiliate marketing attraverso un blog o un sito internet, ricevendo traffico da SEO e motori di ricerca, il regime forfettario potrebbe essere conveniente.

L’Affiliate Marketer che invece genera commissioni attraverso Media Buying e quindi attraverso l’acquisto di pubblicità tramite Google (Google Ads) e Facebook (Facebook Ads), bisogna valutare quali sono i costi

In Regime forfettario infatti, se ad esempio fatturiamo 10.000 €, quando vengono calcolate le imposte, non sarà possibile togliere i costi sostenuti, e si calcola, in maniera forfettaria, un 78% (semplificando) di redditività.

Se ad esempio per generare 10.000 € spendiamo 5.000 € o più, probabilmente il regime forfettario non è il regime fiscale più conveniente per un affiliate marketer.

Ricorda inoltre che chi ha scelto come regime fiscale il regime forfettario perde il diritto alle detrazioni fiscali, e quindi:

  • Spese edilizie (ristrutturazione, …)
  • Interessi sul Mutuo
  • Spese mediche

Conclusioni

Siamo arrivati alla fine di quest’articolo guida, spero di aver chiarito i tuoi dubbi e di averti fornito una serie di informazioni utili e di valore.

Se hai trovato utile o interessante quest’articolo metti mi piace, condividilo sui tuoi social preferiti, oppure, se hai domande, se vuoi aggiungere qualcosa, o se vuoi raccontare la tua esperienza, scrivi un commento qui sotto.

Dubbi? Domande? Esprimi la tua Opinione!